L’importanza della promozione degli stili di vita sani e della prevenzione attraverso controlli dei parametri fisiologici e metabolici – il diabete mellito
Ne parliamo con Giuliana, volontaria CRI del nostro Comitato e biologa specializzata in fisio-patologia.
Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue(iperglicemia). Responsabile di questo fenomeno è una mancanza assoluta o relativa di insulina che consente all’organismo di utilizzare il glucosio per ottenere energia.Quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, si avrà l’iperglicemia.
L’insulina è un ormone secreto dalle isole di Langherhansdel pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Tutti gli zuccheri semplici e complessi (amidi, ad esempio pasta e pane) sono trasformati in glucosio, la principale fonte di energia per il nostro organismo. Il glucosio entra nelle cellule e le “nutre” grazie alla presenza dell’insulina.
La concentrazione di glucosio nel sangue si misura con la glicemia. In soggetti sani i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl. A digiuno, possono variare dai 70 ai 110 mg/dl. La diagnosi di diabete è certa con un valore di glicemia di 200 mg/dl, rilevato in qualunque momento della giornata o due ore dopo un carico di glucosio.
La prevenzione del diabete non solo è possibile ma è anche molto semplice: basta seguire uno stile di vita sano. I soggetti a rischio, inoltre, dovrebbero tenere d’occhio l’eventuale insorgenza dei primi sintomi della malattia per evitare che venga diagnosticata troppo tardi.
Allo stato attuale non ci sono metodi per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 1, al contrario è possibile prevenire il diabete di tipo 2, più diffuso e che si sviluppa tendenzialmente in età adulta.
La prevenzione è da considerarsi il metodo più efficace per scongiurare l’insorgere di questa forma di diabete, molto più efficace di qualsiasi farmaco.
Studi autorevoli hanno dimostrato che un’alimentazione sana e l’esercizio fisico permettono di ridurre del 60% il rischio di diabete per quelle persone che sono considerate predisposte allo sviluppo della malattia.
I sintomi del diabete possono essere diversi ed insorgere in maniera differente a seconda che si tratti di diabete di tipo 1 o di tipo 2.
Nel caso del diabete tipo 1, di solito si assiste a un esordio acuto, spesso in relazione a un episodio febbrile, caratterizzato da eccessiva sete (polidipsia), aumentata quantità e frequenza di urine (poliuria), sensazione di stanchezza (astenia), perdita di peso immotivata, pelle secca, aumentata frequenza di infezioni. Nel diabete tipo 2, invece, si manifestano più lentamente e spesso in maniera meno evidente; possono verificarsi casi di glicemia alta senza che si manifestino i sintomi. Per questo la diagnosi di questa forma di diabete non è spesso rapida, ma avviene quando ormai la malattia è in una fase conclamata.
Condizioni intermedie di “pre-diabete” indicano un elevato rischio di sviluppare la malattia diabetica anche se non rappresentano una situazione di malattia. Spesso sono associati a sovrappeso, dislipidemia e/o ipertensione e si accompagnano a un maggior rischio di eventi cardiovascolari.
Il diabete di tipo 1 è una forma di diabete che si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza, anche se non sono rari i casi di insorgenza nell’età adulta. Per questa ragione fino a poco tempo fa veniva denominato diabete infantile. Il diabete mellito di tipo 1 rientra nella categoria delle malattie autoimmuni perché è causata dalla produzione di autoanticorpi (anticorpi che distruggono tessuti ed organi propri non riconoscendoli come organi esterni) che attaccano le cellule Beta che all’interno del pancreas sono deputate alla produzione di insulina. La mancanza o la scarsità di insulina, quindi, non consente al corpo di utilizzare gli zuccheri. In questa situazione l’organismo è costretto a produrre energia in altri modi, principalmente attraverso il metabolismo dei grassi, il che comporta la produzione dei cosiddetti corpi chetonici che può portare a conseguenze molto pericolose, fino al coma.
Il diabete mellito di tipo 2 è di gran lunga la forma di diabete più frequente (interessa il 90% dei casi) ed è tipico dell’età matura. È caratterizzato da un duplice difetto: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino-resistenza). Il risultato, in entrambi i casi, è il conseguente incremento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).
Le cause alla base dell’insorgenza della malattia vanno generalmente ricercate in fattori ereditari ed ambientali. La vita sedentaria, lo stress e alcune malattie ricadono nell’elenco dei fattori ambientali scatenanti. Ai fattori ereditari e ambientali si affiancano aspetti caratteristicidella persona quali l’obesità e l’età.
I principali fattori di rischio e predisponenti sono:
Alcuni dei sintomi tipi del diabete di tipo 2 sono:
Il diabete, la prevenzione e la promozione degli stili di vita sani – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già da alcuni anni ha posto l’attenzione su quella che viene ormai comunemente definita una “epidemia di obesità e diabete” (“globesity“) da cui purtroppo neanche l’Italia – un tempo patria della dieta mediterranea – oggi è immune.
Il nostro Comitato porta avanti il progetto “Misuriamoci” nel territorio di Monterotondo, che prevede la misurazione di alcuni parametri clinici (pressione arteriosa, glicemia, colesterolo totale, trigliceridi) e la valutazione di stili di vita (alimentazione, fumo, alcool e attività fisica), nonché di alcuni parametri come l’indice di massa corporea BMI, per determinare e prevenire la cosiddetta Sindrome Metabolica(alterazione del metabolismo glucidico e lipidico, tale da predisporre a patologie di tipo cardio-vascolare).
L’alimentazione sana e l’esercizio fisico permettono di ridurre del 60% il rischio di diabete per quelle persone che sono considerate predisposte allo sviluppo della malattia. Tra i fattori predisponenti spiccano proprio quelli che andiamo a valutare nelle nostre giornate informative e di misurazione, come l’obesità (BMI maggiore o uguale a 30 kg/m2), l’ipertensione, il colesterolo totale e i trigliceridi.
“Complice” della nostra attività di promozione e prevenzione degli stili di vita sani in relazione al diabete éAscensia Diabetes Care, un’azienda globale specializzata in sistemi di monitoraggio della glicemia per la gestione del diabete che annualmente ci dona il materiale per la misurazione della glicemia.
Siamo inoltre attivi nelle campagne di informazione e promozione della salute nelle scuole, in linea con il tema della giornata mondiale del diabete 2022 dedicata alla prevenzione, con un occhio di riguardo al nostro futuro.
Siti web utili
American Diabetes Association
E’ la più importante associazione no profit statunitense che opera nell’ambito diabetico. Fondata nel 1940 si occupa di favorire la ricerca sulla malattia e svolge un’importante opera di assistenza e informazione per i pazienti.
Medscape – Diabetes and Endocrinology
Medscape è di sicuro il più ricco e autorevole portale medico statunitense. Le pagine che dedica al diabete non deludono di certo il navigatore della Rete alla ricerca di informazioni “garantite”.
Museo del Diabete
Fondato a Torino nel 1989 da Bruno Bruni, il Museo racconta la storia medica, psicosociale e intellettuale del diabete, dall’antichità ai giorni nostri.
OMS Diabetes
Il punto di partenza per consultare le risorse sul diabete messe a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Notizie, documenti, programmi di ricerca, linee guida sulla prevenzione e molto altro.
Sito interamente non profit, punto d’incontro e di informazione per diabetici, familiari, amici e operatori del set